venerdì 22 aprile 2011

DISCORSO D'APERTURA

E' bello essere di nuovo qua e ritrovarvi più numerosi che mai. Non nascondo che, nel breve lasso di tempo intercorso dall'ultima edizione, mi sia mancato tutto ciò. E come non potrebbe, dopotutto il Fumetto rappresenta buona parte della mia vita sinora!
Non voglio dire, che il Fumetto, a Bergamo, goda del suo periodo di splendore più lungo da anni grazie a me!
Non voglio dire, che dalle ceneri di una barbara ignominia non si sia mai vista metafora più grande della fenice nella storia del fumetto stesso!
Badate bene, non sto parlarndo affatto di me, piuttosto del vero valore, che questo potente media di comunicazione sta dimostrando e che permetterà alle generazioni future di comprendere al meglio la realtà.
E' del retaggio che dobbiamo preoccuparci, di chi decidiamo di essere e di ciò che decidiamo di lasciare al Domani. Troppo spesso ormai, notiamo come la società odierna sia allo sbando, come certi valori vengano accantonati per lasciar spazio alla cupidigia ed ai restanti vizi capitali. Recentemente, vi siete mai guardati intorno? Non avete notato come la gente, mentre cammina per la strada, tiene il capo chino e non scruta più l'orizzonte innanzi a se? Come non alza più lo sguardo al cielo, verso le stelle? La gente, signori miei, sta subendo passivamente e, cosa ancor più sconcertante, non reagisce! Che fine hanno fatto i cuori ardimentosi, pronti a sacrificarsi per la vera pace, per una sincera giustizia, per la libertà del prossimo a scapito della propria? Questi cuori, sono stati assopiti, ecco cosa è successo! E come possiamo fare per risvegliarli? Come fare per combattere le traversie quotidiane che li attanagliano? La risposta è semplice, l'abbiamo già! Come dite? Non riuscite a vederla? Ma è proprio sotto ai nostri occhi, agli occhi del cuore. La gente deve tornare ad ispirarsi a qualcosa di più grande del mero e falso successo instigatoci da bieche figure pronte a venderci quello che secondo loro è meglio per noi. Non è a questi che dobbiamo ispirarci bensì a loro, i supereroi, miti e meraviglie di questo nuovo secolo.
Non mi credete? Lasciate allora che vi citi le parole dell'attrice Rosemary Harris, tratte dalla pellicola cinematografica Spider-Man 2:
"Non indovineresti mai chi vuole diventare. Spider-Man. Perchè sa riconoscere un Eroe quando ne vede uno. Ci sono troppo pochi personaggi in giro che svolazzano a quel modo, salvando vecchie ragazze come me. E Dio sa, se ai ragazzini servono eroi. Persone coraggiose ed altruiste che siano d'esempio a tutti noi. Tutti quanti amano gli eroi. La gente li aspetta, li acclama, grida i loro nomi, e anni dopo, racconteranno come sono rimasti sotto la pioggia per ore e ore, solo per dare una fuggevole occhiata a colui che gli insegnò a tenere duro un secondo di più. Io penso, che ci sia un eroe in ognuno di noi, che ci mantiene onesti, ci da forza, ci rende nobili. E alla fine ci permette di morire con dignità. Anche se a volte dobbiamo mostrare carattere e rinunciare alla cosa che desideriamo di più, anche ai nostri sogni. Spider-Man è stato così per Henry e lui si domanda dove è andato. Ne ha bisogno".
Vedete? Tutti noi, abbiamo bisogno d'ispirarci a loro, a dei veri eroi, per migliorare le cose e, nel nostro piccolo, salvare il mondo. Questa rassegna fumettistica vuole, metaforicamente parlando, rappresentare un primo tassello da cui iniziare, offrendo a tutti voi la possibilità di conoscere meglio queste figure metaumane.
Per questo motivo, a partire da oggi, sino all'08 Maggio, per la prima volta nella storia della città di Bergamo, alcuni dei fautori, delle gesta eroiche dei salvatori delle umane sorti, condivideranno con voi la loro visione per gettare assieme le basi di un Futuro più roseo.
Se c'è qualcosa che devo dire stasera è: "Benvenuti nel Futuro, e bentornati a Bergomix!"

Leonardo Monzio Compagnoni
Direttore Artistico di Bergomix

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